E' così ridicolo
correre inseguendo biciclette surrealiste
o tentando d'afferrare intelligenze
o palle di pezza.
Vi osservo impotente
ai margini della discesa
seduto sull'odore dei fiori.
Siete un dolore del petto,
un posticipato infarto,
ammucchiatischiacciati,
sotto un muro di cinta.
Il vento deride,
la pioggia minaccia,
il sole ammonisce,
la luna ha pietà.
L'uomo grande stabilisce il prezzo,
quello piccolo mercanteggia,
mentre il mare increspa onde.
Vorrei proporvi una rivelazione
o vendervi una rivoluzione,
ma non trovo nemici
e l'inchiostro non basta.
Cercate almeno il colpevole!
Chi ha ucciso le utopie
si è forse suicidato?