Lacca cinese

La solitudine si alza presto al mattino,
aleggia in un mondo in chiaroscuro
in equilibrio tra la notte non finita
e un giorno non ancora cominciato.
L'uomo lascia impronte sulla sabbia,
la grande madre è più cedevole
della storia degli uomini e del ricordo.
La traccia vive tra una risacca e l'altra
a volte solo il tempo del passaggio.

Dormono in quell'ora gli ubriachi,
il silenzio è un cristallo in attesa,
il cielo un po' più vicino.
Il mare, il suo mare, sta lì,
ha un respiro lungo e pesante,
ha il colore e l'odore del tempo.

Ricordare non è un esercizio
per la noia di lacrime opache,
una fuga, un salotto, un teatro.
Quando il cielo sarà più celeste
-si disse-
sputerò un poco di vita,
perderò un po' di memoria.

 

La marionetta

Il viso tagliato dal coltello,
dal coltello il suo sorriso,
in un estremo urlo di libertà
la marionetta recise i fili

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Est

Freddo di nevi e lontananze
e treni,
che non partivano per te
e aerei,

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Altrove

Il nero riarso delle sterpi
restituisce l’odore buono della fanciullezza,
e di un vecchio scolpito nella carne,
statua senza piedistallo,

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Daniela

Mariagrazia

Luci

Ricordi