Saresti stato un'architetto,
un portiere di notte,
avresti venduto gelati
nel parco di Bucarest,
infermiere medico o tabaccaio,
impiegato alle poste.
Avresti accresciuto il gregge dei vivi
invece che quello dei morti,
ma anche nei tuoi occhi
sarebbe entrato un tramonto,
si sarebbe fermato un sorriso,
si sarebbe impigliato un amore.
Avresti abitato una casa
in una via di Timisoara
che avrebbe conservato a lungo
le tue impronte e i tuoi odori;
avresti intrecciato e sciolto legami
lasciato ricordi e forse rimpianti,
e sei solo una foto su un giornale
perché qualcuno urli libertà.