Transumanza

Dorme il castagno,
respira la vite,
la quercia sta
come una metafora,
indifferente
al sacrificio dei camini.
Un sole acquatico asseconda
la transumanza degli umori.
Con membra antiche
e su antichi suoni
esisto.

Soglia

Uomini alla soglia,
periferici,
piccole menti diseguali
adatte alle catene,
languidi di vita,
di fragilità genetica,
di genetiche molecole operaie,
usi all'obbedienza,
nell'obbedienza e nella rivoluzione,
carne da mensa,
vino da bettola,
letto da figli.
Vi è concesso marciare
senza confini
ma camminare
solo fino alla soglia.

Si farà tardi

Si farà tardi,
come sempre.
Tra l'attesa ed il sogno,
il poeta si distrae.
Inutile alla fame,
disegna convolvoli
sul cemento armato.

Polvere

E' una luce ossessiva
a invadere il giorno,
oggi è solo polvere,
chi pulisce la città?
Il cielo è precario,
l'orizzonte si avvolge
e la spirale restringe.
Non basta più il corpo.
I piedi e le mani
per sentirsi si chiudono.
L'artificio è realtà.
Al limite del pensiero
catene invisibili
che non conoscono ruggine,
ma c'è polvere,
sempre più fine,
incolore, impalpabile,
polvere,
polvere,
polvere d'uomini.

Lacca cinese

La solitudine si alza presto al mattino,
aleggia in un mondo in chiaroscuro
in equilibrio tra la notte non finita
e un giorno non ancora cominciato.
L'uomo lascia impronte sulla sabbia,
la grande madre è più cedevole
della storia degli uomini e del ricordo.
La traccia vive tra una risacca e l'altra
a volte solo il tempo del passaggio.

Dormono in quell'ora gli ubriachi,
il silenzio è un cristallo in attesa,
il cielo un po' più vicino.
Il mare, il suo mare, sta lì,
ha un respiro lungo e pesante,
ha il colore e l'odore del tempo.

Ricordare non è un esercizio
per la noia di lacrime opache,
una fuga, un salotto, un teatro.
Quando il cielo sarà più celeste
-si disse-
sputerò un poco di vita,
perderò un po' di memoria.